29 Apr
29Apr

“Ho mille amici su Instagram, Facebook, Tik Tok: non sono per niente solo”.

Questa, e non solo, è una delle frasi che ormai, dopo l’ascesa dei social media, si sente spesso: tutti, giovani e adulti, competono al fine di raggiungere il maggior numero di followers per poi vantarsi di avere chissà quanti amici e di come, grazie a loro, non si sentano soli.  

Ma questa moltitudine di social-amici che abbiamo la conosciamo davvero? 

In realtà no: ne potremmo conoscere davvero al massimo tre o quattro, ma di certo non tutti e, inoltre, è praticamente impossibile che ognuno di essi sia un nostro vero amico.

Infatti, a dir la verità, i social stanno cambiando il nostro concetto di amicizia: ormai per diventare amici basta un click, un’emoticon o un like; non esistono più le lunghe conversazioni intrise di emozioni autentiche che ci permettono di conoscere fino in fondo la persona che abbiamo davanti. 

Sapete quanto tempo ci vuole per far sì che una conoscenza possa essere considerata amicizia? Duecento ore, duecento ore di conversazioni, emozioni e linguaggio non verbale. 

Invece, adesso, in un secondo possiamo avere tutti gli amici che vogliamo, condividere con loro, seppur virtualmente, momenti della nostra vita, interessi o qualsiasi informazione a cui prima avevano accesso solo i nostri amici stretti. Ormai sembra non esserci più un divario tra amicizia reale e virtuale: tutti siamo amici di tutti, tutti conosciamo la realtà di tutti e tutti abbiamo qualcosa in comune con tutti. 

A dire il vero, sui social media, nessuno conosce niente di nessuno per svariati motivi: innanzitutto quando si pubblica qualcosa sulle pagine social si tende a camuffare le proprie emozioni e, di solito, anche la propria identità; ci si spaccia per quelli che non si è e, pertanto, non ci si mostra per quello che si è agli occhi delle migliaia di persone che si considerano “amici”; ma l’essere amici non dovrebbe significare anche essere sinceri l’uno con l’altro? 

In secondo luogo, non si può pretendere di conoscere fino in fondo qualcuno quando c’è una mancanza di alcuni aspetti, come il contatto fisico o il linguaggio non verbale, che sono fondamentali per relazionarsi e che nelle amicizie nate sui social sono assenti; inoltre, è sempre più evidente come i social stiano dividendo più che unendo: infatti, il fenomeno del Phubbing, consistente nel trascurare il proprio interlocutore per conversare con un amico virtuale, si sta diffondendo a vista d’occhio; basti pensare ai numerosi gruppi di amici dove i ragazzi, invece di conversare, si isolano nel loro mondo virtuale.  

Detto ciò, si può dedurre che l’amicizia virtuale non sarà mai al pari di quella reale: quindi pensiamoci bene prima di affermare che abbiamo tanti amici e che non siamo soli, perché con un click, pur avendo sul profilo migliaia di amici, potremmo essere più soli di quanto crediamo.

Fare amicizia non vuol dire cliccare un pulsante per mettere like, ma condividere momenti, emozioni e conversazioni che qualcosa di virtuale non potrà mai offrire.

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