30 May
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Il 20 aprile 2023 gli alunni della V A, accompagnati dalla docente di scienze, la professoressa Giulia Cugia, hanno partecipato ad un’attività laboratoriale presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Lorenzo Mossa” di Oristano, durante la quale si sono confrontati con la tecnica del DNA Fingerprinting come dei veri e propri biochimici. Il PCTO, denominato “Biotech Lab”, è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna e realizzato dalla Fondazione Golinelli (in partnership con Apply Consulting). L’attività svolta è stata articolata in due esercitazioni pratiche: nella prima i ragazzi hanno eseguito tutte le fasi di preparazione ed esecuzione pratica della metodica dell’elettroforesi su gel di agarosio, tecnica che avevano precedentemente eseguito su una piattaforma virtuale, durante uno dei due webinar online, tenutisi in classe. L’elettroforesi è una tecnica che permette di separare frammenti di acido nucleico, in funzione del loro peso molecolare. Frammenti di DNA, carichi negativamente, in un campo elettrico migrano verso il polo positivo tanto più velocemente quanto più sono piccoli. In questo modo dal DNA è possibile ottenere un profilo genetico specifico per ciascun individuo e quindi confrontare il profilo genetico della scena del crimine con quello dei sospettati ed arrivare ad identificare il colpevole. Nella seconda fase gli alunni hanno sperimentato la stessa tecnica con l’ausilio dei visori in modalità realtà virtuale. La tecnica biotecnologica ed innovativa del DNA fingerprinting viene utilizzata in vari ambiti, ad esempio nelle scienze forensi, e consente di confrontare il profilo genetico di due o più individui, con lo scopo di indentificare, nel caso di un crimine, il colpevole. Un’altra importante applicazione di questa tecnica è nei test di paternità dove dal confronto del profilo genetico di può confermare il padre biologico di un individuo. Il test di paternità consiste infatti nel confrontare le caratteristiche genetiche del figlio oggetto di indagine di paternità con quelle del presunto genitore genetico. Il padre presunto, per essere considerato padre biologico, dovrà possedere metà del profilo genetico presente nel figlio o nella figlia. Nel primo webinar online tenutosi il 4 aprile, agli alunni è stata proposta come attività formativa proprio la simulazione di una scena del crimine con tanto di indizi, allo scopo di scovare tra i più sospettati il reale colpevole attraverso la tecnica della comparazione dei frammenti di DNA provenienti dagli indagati. Un secondo incontro online, svoltosi il 12 aprile, era incentrato su una delle tecniche che consentono il trasferimento di materiale genetico tra batteri. Dopo una prima spiegazione sul concetto generale di plasmide pARA-R e dei suoi utilizzi, gli studenti si sono cimentati in due simulazioni virtuali allo scopo di trasformare le cellule di Escherichia coli mediante un plasmide che porta la sequenza per la proteina rossa fluorescente. Le due attività si sono concluse con dei report di laboratorio al fine di schematizzare le varie fasi degli esperimenti e per confermare le ipotesi da loro precedentemente formulate.

Il progetto è stato accolto dagli studenti con grande entusiasmo, attratti soprattutto dall’impiego della realtà virtuale in ambito scientifico e biologico.

Martina Piras, VA Liceo scientifico

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